Nell’epoca dei social e dell’intelligenza artificiale c’è un luogo dove il tempo rallenta. Questo luogo è la libreria, soprattutto la libreria di quartiere, quelle che ognuno di noi ha sotto casa o a pochi isolati, dove i librai sanno esattamente quale storia stai cercando anche quando tu non lo sai ancora. Un luogo che nonostante la crescita esponenziale delle alternative online continua a essere insostituibile, come dimostrano ogni anno le scelte e i comportamenti dei lettori italiani.
Per chiunque abbia la passione dei libri e della lettura entrare in libreria non è soltanto un’azione funzionale ad acquistare un libro, ma significa vivere un’esperienza sensoriale: respirare l’odore della carta, ammirare le copertine allineate come quadri, ascoltare i consigli dei propri librai di fiducia trasportano il lettore in un’altra dimensione, una sorta di pausa dalla routine quotidiana. L’esperienza in libreria è infatti un tempo sospeso in cui scegliamo non solo cosa leggere, ma chi vogliamo essere.
Tutto ciò va oltre la semplice necessità di acquistare uno o più libri. Possiamo quindi affermare che esistono due diversi approcci tra coloro che acquistano libri: uno funzionale, che privilegia l’acquisto di libri sulle piattaforme online (Amazon e gli e-commerce dedicati ai libri), in grado di garantire una profondità di catalogo e una rapidità di evasione degli ordini superiore a quello di una qualsiasi libreria, specie se di piccole o medie dimensioni, e uno esperienziale, che privilegia l’acquisto in libreria in quanto permette di vivere un’esperienza del libro a 360 gradi, che l’acquisto online non è in grado di offrire.
Un'alternativa ad Amazon per comprare libri vicino a me esiste, ed è a pochi passi da casa: a privilegiare quest’ultimo approccio sono in particolare i lettori forti, che nonostante il proliferare delle alternative digitali per scoprire e acquistare nuovi libri continuano a scegliere la libreria come canale elettivo. Non a caso, i dati più recenti mostrano come la libreria stia sempre di più recuperando quote di mercato rispetto all’e-commerce, in ritirata dopo il boom post pandemico.
Tra le librerie, il format che piace di più ai lettori è quello della libreria tradizionale di piccole e medie dimensioni (100-300 metri quadrati): un modello di libreria che regala ai lettori proprio quella sensazione di intimità, quella dimensione di socializzazione con gli altri lettori e con i librai e quella personalizzazione dell’ambiente che le grandi librerie di catena non riescono a trasmettere.
In tutto questo un ruolo fondamentale lo gioca il valore del libraio, una figura insostituibile che conosce i gusti dei propri lettori meglio di qualsiasi algoritmo o database online. Il libraio è infatti molto più di un venditore, è un mediatore culturale che sa che ogni libro non è solo un prodotto ed è in grado di consigliare il libro giusto come nessun motore di ricerca sa fare
Ogni libreria Ubik è un luogo in cui attraverso i nostri librai la professionalità incontra il calore umano. Ogni libraio ha una sua storia e una sua identità che si ritrovano nelle caratteristiche di ogni libreria, per cui non c'è mai una libreria Ubik uguale all'altra. Per questo motivo abbiamo deciso di raccontare le loro storie, clicca qui per scoprire le storie di successo dei nostri librai.
Inoltre, gli eventi e le presentazioni con gli autori trasformano la libreria in un luogo d’incontro, sono momenti preziosi in cui la lettura esce dalla pagina e si fa comunità. Ed è proprio in questi incontri che nasce la fidelizzazione più forte: chi partecipa a una serata in libreria torna. Perché ha trovato molto più di un libro: ha trovato un posto dove sentirsi a casa. Cosa che nessun algoritmo sarà mai in grado di fare.